Kaqun, uno studio ne conferma l’utilità per il trattamento di pazienti con diabete Tipo 2

Valutati la sua capacità di aumentare il livello di ossigeno nei tessuti nonché l’effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia, l’acqua Kaqun s’è dimostrata un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2. Ecco i dati emersi da un recente studio 

L’acqua Kaqun aumenta i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sembra avere un effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia e può essere un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2. Queste le conclusioni di uno studio condotto dai ricercatori del Changi General Hospital di Singapore sull’effetto dell’acqua Kaqun.


I ricercatori hanno valutato gli effetti dell’acqua stabilmente arricchita con ossigeno (ELO è il marchio con cui Kaqun viene distribuita in Asia) sui pazienti con diabete di tipo 2 per aumentarne i livelli nel sangue arterioso, sulla funzione mitocondriale in presenza di ambienti con glucosio normale o alto e come terapia ipoglicemizzante negli esseri umani. “Abbiamo dimostrato – spiegano gli autori – che bere acqua arricchita di ossigeno ELO è in grado di aumentare i livelli di ossigeno arterioso. È probabile che l’ossigeno nell’acqua ELO sia stato trasportato attraverso l’intestino nel flusso sanguigno attraverso le acquaporine che trasportano sia acqua che ossigeno. Abbiamo anche scoperto – continuano i ricercatori –  che i tassi di respirazione mitocondriale erano elevati nelle cellule coltivate in acqua ELO, come evidenziato da tassi di consumo di ossigeno più elevati associati alla respirazione basale e alla respirazione legata all’ATP, probabilmente facilitata dall’ambiente arricchito di ossigeno. 

Come anticipato, dalla ricerca è emerso in particolare l’effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia, suggerendo l’uso di acqua Kaqun per il trattamento di pazienti con diabete di tipo 2. “È stato dimostrato – si legge nello studio – che l’inversione dell’ipossia migliora la capacità secretiva dell’insulina, la resistenza all’insulina e la funzione delle cellule beta. Nel nostro studio, l’acqua ELO ha ridotto significativamente l’HbA1c anche nei soggetti con diabete per almeno 10 anni”.

Qui sotto la traduzione in italiano dell’abstract.

NB: la ricerca fa riferimento nello specifico a “ELO water”, brand col quale Kaqun viene commercializzata in Asia. Kaqun Water e ELO Water sono lo stesso prodotto.

Contesto
Il diabete mellito è associato ad un inadeguato apporto di ossigeno ai tessuti. L’ipossia cellulare è associata a disfunzione mitocondriale che aumenta lo stress ossidativo e l’iperglicemia. La terapia di ossigenazione iperbarica, che ha dimostrato di migliorare la sensibilità all’insulina, non è pratica per un uso regolare. Abbiamo valutato gli effetti dell’acqua stabilmente arricchita con ossigeno (acqua ELO) per aumentare i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sulla funzione mitocondriale in presenza di ambienti con glucosio normale o alto e come terapia ipoglicemizzante negli esseri umani.

Metodi
Abbiamo confrontato i livelli di ossigeno nel sangue arterioso nei ratti Sprague-Dawley dopo 7 giorni di ELO ad libitum o consumo di acqua del rubinetto. Test di stress mitocondriale e analisi citofluorimetrica della massa mitocondriale e del potenziale di membrana sono stati eseguiti su cellule HepG2 umane coltivate in quattro terreni Eagle Medium modificati di Dulbecco, realizzati con acqua ELO o acqua normale (controllo), a livelli normali (5,5 mM) o alti ( 25 mM) concentrazioni di glucosio. Abbiamo anche randomizzato 150 adulti con diabete di tipo 2 (età media 53 anni, emoglobina glicata HbA1c 8,9% [74 mmol/mol], durata media del diabete 12 anni) a bere 1,5 litri al giorno di acqua ELO in bottiglia o acqua potabile.

Risultati
L’acqua ELO ha aumentato significativamente la tensione arteriosa dell’ossigeno pO2 (335 ± 26 contro 188 ± 18 mmHg, p = 0,006) rispetto all’acqua del rubinetto. Nelle cellule coltivate in acqua di controllo, la massa mitocondriale e il potenziale di membrana erano entrambi significativamente inferiori con glucosio 25 mM rispetto a glucosio 5,5 mM; al contrario, la massa mitocondriale e il potenziale di membrana non differivano significativamente a concentrazioni di glucosio normali o elevate nelle cellule coltivate in acqua ELO. L’ambiente ad alto contenuto di glucosio ha indotto una maggiore perdita di protoni mitocondriali nelle cellule coltivate in acqua ELO rispetto alle cellule coltivate nel mezzo di controllo con concentrazione di glucosio simile. Negli adulti diabetici di tipo 2, l’HbA1c è diminuito significativamente (p = 0,002) dello 0,3 ± 0,7% (4 ± 8 mmol/mol), con acqua ELO dopo 12 settimane di trattamento, ma è rimasto invariato con il placebo.

Conclusioni
L’acqua ELO aumenta i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sembra avere un effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia e può essere un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2.

Puoi trovare maggiori informazioni sulla correlazione tra diabete e ipossia visitando questa pagina.

 

State College, USA: apre il nuovo Vitality Wellness Club, centro fitness high-tech con bagni in vasca Kaqun

Il centro offrirà ad atleti professionisti e non solo una varietà di strumenti per l’allenamento ed il recupero, tra cui trattamento con luce rossa, ossigenoterapia iperbarica, saune e bagni in vasca con Acqua Kaqun. Alla guida due campioni olimpici…

Originale pubblicato su CENTRE DEALY TIME

I bagni in vasca con Acqua Kaqun saranno tra i trattamenti offerti dal nuovo Vitality Wellness Club di Garner Street, innovativo centro fitness high-tech prossimo all’apertura nello State College, in Pennsylvania (USA). Il centro offrirà ad atleti professionisti e non solo una varietà di strumenti per l’allenamento ed il recupero, tra cui trattamento con luce rossa, ossigenoterapia iperbarica, saune e terapia con Acqua Kaqun.

Ad orchestrare il tutto saranno il lottatore Kyle Dake, oggi impegnato negli allenamenti in vista delle Olimpiadi di Parigi, e David Taylor, campione olimpico ai Giochi di Tokyo 2020 recentemente assunto come capo allenatore della squadra di wrestling dell’Oklahoma State. 

Abby Drey adrey@centredaily.com

Uno studente universitario potrebbe mantenersi in forma attraverso un allenamento mirato, mentre un giocatore di football del liceo che si sta riprendendo da un infortunio e un settantenne con una piaga da decubito potrebbero trarre beneficio da un bagno in Kaqun ha detto Kyle Dake.

Uno dei servizi offerti dal nuovo Vitality Wellness Club sarà infatti quello dei bagni in vasca con acqua Kaqun, trattamento che combina l’ossigenoterapia, la terapia della luce e la terapia del calore in un unica soluzione. “In un primo momento – ha spiegato Dake –  sembra di entrare in una vasca idromassaggio: l’acqua calda rilassa i muscoli e le diverse impostazioni di luce producono risultati diversi nel corpo. La luce rossa favorisce la produzione di collagene, riducendo le rughe e levigando la pelle, mentre quella luce blu ha un effetto energizzante. La “magia” dell’idroterapia Kaqun risiede però nell’ossigeno, in particolare nella sua capacità di aiutare gli utenti ad aumentare la quantità di ossigeno nei loro corpi assorbendolo direttamente attraverso la pelle. Il corpo – ha spiegato ancora – è una “macchina” che si autoguarisce, ma può farlo solo quando è sufficientemente energizzato”.

Abby Drey adrey@centredaily.com

Il Vitality Wellness Club aprirà al pubblico nelle prossime settimane, giusto in tempo per accogliere gli atleti che correranno il triathlon Ironman di Happy Valley il 30 giugno e le persone che visiteranno lo State College per il Central Pennsylvania Festival of the Arts a luglio.

Maggiori informazioni sui bagni in vasca con Acqua Kaqun

Saturazione di ossigeno nel sangue e pressione parziale di ossigeno nei tessuti (PO2): quale differenza?

Saturazione di ossigeno nel sangue e pressione parziale di ossigeno tissutale sono due parametri tra loro assai diversi.
Il primo, misurabile attraverso il semplice pulsossimetro (o saturimetro) da dito, si riferisce alla percentuale di emoglobina satura di ossigeno, cioè, semplificando, alla quantità di ossigeno legato e presente nel sangue. Il secondo, misurabile attraverso specifica strumentazione, si riferisce invece alla quantità di ossigeno effettivamente a disposizione di organi e tessuti.

Come vedremo, non è per nulla scontato che un corretto livello di saturazione di ossigeno nel sangue equivalga ad sufficiente disponibilità di ossigeno nei tessuti. Infatti, una giusta saturazione di ossigeno nel sangue segnala che il polmone sta funzionando bene e che sta correttamente gestendo lo scambio gassoso, senza necessariamente significare che vi sia allo stesso tempo anche una corretta capacità da parte della cellula di utilizzare tale ossigeno. Potremmo dire che un conto è avere il sangue carico di ossigeno (condizione certo favorevole se non indispensabile allo stato di salute), un altro è invece la capacità dei tessuti di assorbire tale ossigeno e, quindi, di utilizzarlo. 

Facciamo un esempio:

Un bambino appena nato ha una pressione parziale di ossigeno (PO2) di circa 96 mmHg e una saturazione di ossigeno nel sangue del 97%. Tutto funziona come dovrebbe e la condizione è pertanto ottimale.


Nell’anziano non affetto da specifiche patologie polmonari o respiratorie, la saturazione di ossigeno rilevata con il pulsossimetro rimane elevata, mentre la pressione parziale di ossigeno (PO2) si abbassa notevolmente fino a raggiungere livelli critici vicini ai 60 mmHg.

Ciò significa che la persona anziana ha sì una corretta saturazione di ossigeno nel sangue, ma anche che, per motivi fisiologici dovuti all’età e all’invecchiamento, una bassissima disponibilità effettiva di ossigeno nei tessuti. 

Misurare la saturazione di ossigeno nel sangue e la pressione parziale di ossigeno tissutale

Per i motivi sopra descritti, è spesso importante conoscere oltre alla saturazione di ossigeno nel sangue anche la pressione parziale di ossigeno tissutale. La misurazione della saturazione può essere effettuata a casa con il semplice pulsossimetro, oppure, in particolari casi in cui si rende necessario l’intervento di un medico, attraverso la determinazione su di un campione di sangue arterioso.

Per la  misurazione della pressione parziale di ossigeno tissutale è invece necessario ricorrere ad apparecchiature più sofisticate.
(In foto a sinistra il pulsossimetro da dito, a destra apparecchiatura Medicap Precise 8001).

Misurazione saturazione di ossigeno nel sangue con pulsossimetro
Misurazione Pressione Parziale di Ossigeno (PO2) nei tessuti con Medicap Precisero 8001
9th INTERNATIONAL KAQUN CONFERENCE 12 DEC 2020 – Part I. – ROBERT LYONS ND PH.D. CEO

In conclusione
Saturazione di ossigeno nel sangue e pressione parziale di ossigeno nei tessuti sono due cose differenti. Benché da intendersi come segnale positivo, una corretta saturazione di ossigeno misurata attraverso il pulsossimetro non significa che i tessuti corporei abbiano effettivamente una corretta saturazione di ossigeno. Altrettanto importante sarebbe pertanto misurare la quantità di ossigeno effettivamente a disposizione di organi e tessuti, cioè l’ossigeno che dal sangue correttamente ossigenato è “passato” alla cellula. 

Il ruolo di Kaqun
Oltre 20 anni di test clinici e studi scientifici hanno dimostrato la capacità di Acqua Kaqun di aumentare il livello di ossigeno nei tessuti. Dopo pochi minuti dall’assunzione di un bicchiere di Acqua Kaqun (150ml), il livello di ossigeno misurato all’interno dei tessuti cresce di circa il 25% rimanendo stabile per circa due ore. 

Kaqun
Aumenta la concentrazione di ossigeno e migliora il tuo stato di salute
Clicca qui per saperne di più…

Quali sono i rischi per la salute e le patologie connesse all’ipossia?

Diabete - ipossia

L’ossigeno è fondamentale per ogni cellula del nostro corpo.
Senza ossigeno le cellule non possono produrre energia ed il loro metabolismo diventa meno efficiente.

Dal cancro al diabete, dalla steatosi epatica all’acne, l’ipossia è una condizione alla base di numerosi patologie, alcune delle quali anche molto gravi.

Scarica il PDF

L’IPOSSIA E I SUOI EFFETTI SULLA SALUTE

INDICE del libro

  • Perché l’ossigeno è così importante?
  • Cos’e’ l’ipossia?
  • La correlazione tra ipossia e diabete 
  • L’ipossia è la migliore amica del cancro
  • Steatosi epatica e ipossica
  • in che modo l’ipossia è coinvolta in infarti e ictus 
  • Una ferita soffre di più quando c’è ipossia
  • L’ipossia influenza anche la fertilità
  • Ipossia e disfunzione erettile
  • Ipossia e disordini/dolori mestruali
  • L’ipossia innesca l’acne!

Ipossia è un termine medico utilizzato per descrivere una condizione in cui i tessuti corporei non ricevono abbastanza ossigeno. In altre parole, ipossia significa letteralmente bassi livelli di ossigeno nel corpo. L’ipossia può dipendere da vari fattori ed è una condizione riscontrabile in moltissime persone e associata a numerose e differenti condizioni patologiche.

L’ipossia può essere causata da diminuzione dell’ossigeno nell’aria, da ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti degli organi (come nei casi di anemia, talassemia, grave emorragia o arterie o capillari ostruiti), da ridotta capacità dei tessuti di assorbire l’ossigeno (come nel caso delle malattie polmonari) o, ancora, da ridotta capacità delle cellule di utilizzare l’ossigeno (come avviene nel caso di avvelenamento da monossido di carbonio o di anormale funzione mitocondriale).

All’interno di ogni cellula ci sono migliaia di piccole “centrali elettriche” chiamate mitocondri che generano energia sotto forma di ATP. Affinché queste centrali possano generare le molecole di ATP attraverso il processo della fosforilazione ossidativa (OXPHOS), è necessario un generoso apporto di ossigeno.

Scarica il PDF IPOSSIA E I SUOI EFFETTI SULLA SALUTE

L’importanza dell’ossigeno per la salute. Studi e ricerca

Kaqun.eu

Mascherina obbligatoria e ipossia: quali sono i rischi?​

mascherina
mascherina

Se respiriamo all’interno della mascherina inevitabilmente respiriamo anche la nostra anidride carbonica.
È un dato inconfutabile: prova ne è che quando ci troviamo di fronte a persone che vanno in iperventilazione uno dei primi interventi è far respirare il soggetto dentro un sacchetto di carta in modo da controbilanciare l’eccessiva perdita di anidride carbonica provocata dal respiro troppo profondo frequente e affannoso.

Tra i sintomi legati alla ipercapnia, cioè l’eccesso di CO2 nel sangue oltre i 45 mmHg, troviamo:

  • dispnea
  • tachipnea
  • tachicardia
  • extrasistoli
  • ipertensione
  • sudorazione
  • spasmi
  • stato confusionale
  • acidosi metabolica

Ma se siamo obbligati ad indossare la mascherina, come si fanno a contrastare gli effetti collaterali di un eccesso di anidride carbonica e una diminuzione dell’ossigenazione?

Il nostro organismo è in grado di assorbire l’ossigeno contenuto nell’acqua, ormai è dimostrato: se beviamo un’acqua ad alto contenuto di ossigeno questo può passare dall’intestino al liquido interstiziale e alle cellule. Consente:

  • Il ripristino dell’equilibrio tra O2 e CO2
  • Di contrastare l’acidosi metabolica con un’azione alcalinizzante
  • Di ripristinare la produzione di ATP

É un gesto semplice ma di grande impatto sulla nostra salute, le nostre cellule sono in grado di respirare come fanno i pesci! 

Un bicchiere di acqua Kaqun innalza il livello di ossigenazione in tutti i tessuti del 20-25% per oltre 1 ora.

8° Conferenza Internazionale Kaqun Royal Society of Medicine


Anche quest’anno ospitata dalla Royal Society of Medicine, l’8° Conferenza Internazionale Kaqun s’è svolta a Londra durante la giornata di sabato 8 dicembre

Sul palco, tra i relatori, medici e ricercatori di tutto il mondo, riunitisi al numero 1 di Wimpole Street per fare il punto sulle nuove ricerche scientifiche nel campo della respirazione cellulare e dell’ipossia. 

Ricordando le recenti scoperte sul “respiro della cellula” premiate quest’anno con il Nobel per la Medicina, i numerosi i contributi condivisi durante la conferenza hanno indagato i meccanismi attraverso i quali le cellule percepiscono e si adattano all’ipossia e le possibili applicazioni mediche dell’ossigeno.

Aperta dal CEO di Kaqun Europe e USA Robert Lyons e da Sam Lingam, medico professore onorario della Rolyal Society of Medicine, la Conferenza ha visto in ordine la presentazione dei seguenti lavori:

Endre Mathe (Professor, Associate Professor, Hungary, University of Debrecen) – Genomic Evidence Regarding Kaqun Activity;

Sandor Kulin (MD, Kaqun Europe Zrt., Hungary) – Kaqun and Cellular Energetics;

Jared L. Roscoe (MD – Clearwater FL, USA) – Oxygen Therapy and the Diabetic Patient;

Ahmad Nadzri Mokhtar (MD, Malaysia) – Kaqun / ELO – The Malaysian Experience

Ivan Szalkai (MD, Ph.D., Hungary) – The Effect of Kaqun Water on The Cellular Immune System in Cancer Patients

Attila Tombacz (MD, Kaqun Europe Zrt., Hungary) – A new exciting field of medicine: Kaqun Therapist

A breve saranno pubblicati i video di ogni intervento.

Qui invece alcuni dei più significativi interventi dello scorso anno, presentati il 7 dicembre alla Royal Society of Medicine. 

7°International Kaqun Conference


San Diego, festa sul ponte della nave madre Midway: continua l’impegno di Kaqun per restituire forza e benessere ai veterani d’America

Da oltre due anni accanto ai veterani americani per fornire loro aiuto e sostegno nella riabilitazione e nel “ritorno alla vita”, Kaqun ha favorito e partecipato a numerose iniziative.

Tra queste, anche quella promossa dalla Veterans Charity Ride (VCR), organizzazione no-profit fondata negli USA con l’intenzione e la volontà di assistere ed aiutare i veterani di guerra rimasti gravemente feriti o amputati: all’interno del Veteran Health and Wellness Program, fatto di un dieta sana e di esercizi fisici mirati, Kaqun gioca un ruolo fondamentale fornendo loro acqua e due bagni Kaqun al giorno, aiutandoli in tal modo a recuperare le forze e il benessere psico-fisico. Benefici concreti, raccontati da chi, in prima persona, li ha sperimentati sulla propria pelle.

Qui è possibile approfondire il Veteran Health and Wellness Program, il ruolo di Kaqun e leggere le testimonianze fornite dagli stessi veterani. 

Oggi, fiera di un simile impegno portato avanti con orgoglio e dedizione, Kaqun annuncia un nuovo importantissimo evento:

Sul ponte della nave madre Midway, a San Diego, in California, si sta organizzando per la fine dell’estate un’enorme festa alla quale saranno presenti oltre mille ospiti provenienti da tutto il paese…
Ci saranno ammiragli e generali, tra i quali anche James W. Comstock, ora in pensione e in prima linea nell’organizzazione dell’evento e nel programma di sostegno agli ex combattenti. Tra le divise costellate di medaglie, gli ospiti d’onore rimarranno però i veterani più bisognosi, ai quali Kaqun continua a dedicare tutto il suo appoggio sostegno. 

[envira-gallery id=”1566″]