Capace di alleviare i sintomi del “dopo sbronza”, l’acqua ad alto contenuto di ossigeno stabile e bio disponibile può avere effetti positivi anche per quanto riguarda la velocità con cui l’organismo riesce a smaltire l’alcol
É noto come l’acqua ricca di ossigeno assunta per bocca ed assorbita attraverso l’apparato digerente aumenti la quantità di ossigeno presente a livello della vena porta. Un nuovo studio condotto dal College of Pharmacy della Chungnam National University ha indagato come l’acqua ricca di ossigeno possa facilitare l’ossidazione ( e quindi l’eliminazione) dell’alcool nel fegato grazie al maggior apporto di ossigeno attraverso la vena porta.
Guidare con concentrazioni di alcol nel sangue superiori a quelle prescritte per legge può avere gravi conseguenze sia dal punto di vista della sicurezza stradale che delle ripercussioni in fatto di multe e sanzioni. Prima di mettersi al volante dopo aver bevuto, occorre smaltire l’alcol fino a raggiungere i livelli massimi consentiti per legge.
Cos’è il tasso alcolemico
Il tasso alcolemico (TA), o alcolemia, misura la quantità di alcol (etanolo) presente nel sangue. Comunemente espresso in grammi per litro (g/l), questo valore può essere determinato tramite un esame del sangue o, più semplicemente, attraverso l’etilometro, mediante il cosiddetto “alcol test”.
Cosa prescrive il Codice della Strada
Modificato con il recente aggiornamento del Codice della Strada, l’Articolo 186 disciplina la guida in stato di ebbrezza, distinguendo tra quattro possibili scenari:
– TA fino a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue; – TA superiore a 0,5 g/l ma non superiore a 0,8 g/l; – TA superiore a 0,8 g/l ma non superiore a 1,5 g/l; – TA superiore a 1,5 g/l;
Il superamento dei limiti sopra descritti comporta, a seconda dei casi, sanzioni più o meno pesanti, fino all’arresto da 8 a 18 mesi e la confisca veicolo.
Quanto tempo occorre per smaltire l’alcol nel sangue?
La risposta dipende da vari fattori, tra cui, oltre alla quantità di alcol assunto, anche l’età, il sesso ed il peso del conducente. Tuttavia, un recente studio ha indagato l’effetto dell’acqua con alti livelli di ossigeno nello smaltimento delle bevande alcoliche. I risultati dimostrano che, poiché l’ossigeno disciolto accelera significativamente la riduzione delle concentrazioni di alcol nel sangue, l’acqua ad alto contenuto di ossigeno stabile può avere effetti positivi sulla velocità con cui l’organismo è in grado di smaltire l’alcol.
Lo studio condotto dal College of Pharmacy della Chungnam National University
Lo studio esamina l’effetto che l’acqua con alti livelli di ossigeno disciolto ha nella velocità con cui l’organismo riesce a smaltire l’alcol nel sangue. Attraverso un esperimento controllato con 15 partecipanti, sono state testate diverse combinazioni di bevande con livelli variabili di ossigeno. I risultati suggeriscono che l’ossigeno disciolto accelera significativamente la riduzione delle concentrazioni di alcol nel sangue. Più nel dettaglio, è stata utilizzata un’analisi non compartimentale per valutare le differenze nei parametri farmacocinetici. Inoltre, sono stati calcolati i tempi necessari affinché il BAC (concentrazioni di alcol nel sangue) scendesse rispettivamente allo 0,05% e allo 0,03%. I risultati delle comparazioni di questi parametri mediante ANOVA sono riportati nella Tabella 2.
Valutati la sua capacità di aumentare il livello di ossigeno nei tessuti nonché l’effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia, l’acqua Kaqun s’è dimostrata un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2. Ecco i dati emersi da un recente studio
L’acqua Kaqun aumenta i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sembra avere un effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia e può essere un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2. Queste le conclusioni di uno studio condotto dai ricercatori del Changi General Hospital di Singapore sull’effetto dell’acqua Kaqun.
I ricercatori hanno valutato gli effetti dell’acqua stabilmente arricchita con ossigeno (ELO è il marchio con cui Kaqun viene distribuita in Asia) sui pazienti con diabete di tipo 2 per aumentarne i livelli nel sangue arterioso, sulla funzione mitocondriale in presenza di ambienti con glucosio normale o alto e come terapia ipoglicemizzante negli esseri umani. “Abbiamo dimostrato – spiegano gli autori – che bere acqua arricchita di ossigeno ELO è in grado di aumentare i livelli di ossigeno arterioso. È probabile che l’ossigeno nell’acqua ELO sia stato trasportato attraverso l’intestino nel flusso sanguigno attraverso le acquaporine che trasportano sia acqua che ossigeno. Abbiamo anche scoperto – continuano i ricercatori – che i tassi di respirazione mitocondriale erano elevati nelle cellule coltivate in acqua ELO, come evidenziato da tassi di consumo di ossigeno più elevati associati alla respirazione basale e alla respirazione legata all’ATP, probabilmente facilitata dall’ambiente arricchito di ossigeno.
Come anticipato, dalla ricerca è emerso in particolare l’effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia, suggerendo l’uso di acqua Kaqun per il trattamento di pazienti con diabete di tipo 2. “È stato dimostrato – si legge nello studio – che l’inversione dell’ipossia migliora la capacità secretiva dell’insulina, la resistenza all’insulina e la funzione delle cellule beta. Nel nostro studio, l’acqua ELO ha ridotto significativamente l’HbA1c anche nei soggetti con diabete per almeno 10 anni”.
Qui sotto la traduzione in italiano dell’abstract.
NB: la ricerca fa riferimento nello specifico a “ELO water”, brand col quale Kaqun viene commercializzata in Asia. Kaqun Water e ELO Water sono lo stesso prodotto.
Contesto Il diabete mellito è associato ad un inadeguato apporto di ossigeno ai tessuti. L’ipossia cellulare è associata a disfunzione mitocondriale che aumenta lo stress ossidativo e l’iperglicemia. La terapia di ossigenazione iperbarica, che ha dimostrato di migliorare la sensibilità all’insulina, non è pratica per un uso regolare. Abbiamo valutato gli effetti dell’acqua stabilmente arricchita con ossigeno (acqua ELO) per aumentare i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sulla funzione mitocondriale in presenza di ambienti con glucosio normale o alto e come terapia ipoglicemizzante negli esseri umani.
Metodi Abbiamo confrontato i livelli di ossigeno nel sangue arterioso nei ratti Sprague-Dawley dopo 7 giorni di ELO ad libitum o consumo di acqua del rubinetto. Test di stress mitocondriale e analisi citofluorimetrica della massa mitocondriale e del potenziale di membrana sono stati eseguiti su cellule HepG2 umane coltivate in quattro terreni Eagle Medium modificati di Dulbecco, realizzati con acqua ELO o acqua normale (controllo), a livelli normali (5,5 mM) o alti ( 25 mM) concentrazioni di glucosio. Abbiamo anche randomizzato 150 adulti con diabete di tipo 2 (età media 53 anni, emoglobina glicata HbA1c 8,9% [74 mmol/mol], durata media del diabete 12 anni) a bere 1,5 litri al giorno di acqua ELO in bottiglia o acqua potabile.
Risultati L’acqua ELO ha aumentato significativamente la tensione arteriosa dell’ossigeno pO2 (335 ± 26 contro 188 ± 18 mmHg, p = 0,006) rispetto all’acqua del rubinetto. Nelle cellule coltivate in acqua di controllo, la massa mitocondriale e il potenziale di membrana erano entrambi significativamente inferiori con glucosio 25 mM rispetto a glucosio 5,5 mM; al contrario, la massa mitocondriale e il potenziale di membrana non differivano significativamente a concentrazioni di glucosio normali o elevate nelle cellule coltivate in acqua ELO. L’ambiente ad alto contenuto di glucosio ha indotto una maggiore perdita di protoni mitocondriali nelle cellule coltivate in acqua ELO rispetto alle cellule coltivate nel mezzo di controllo con concentrazione di glucosio simile. Negli adulti diabetici di tipo 2, l’HbA1c è diminuito significativamente (p = 0,002) dello 0,3 ± 0,7% (4 ± 8 mmol/mol), con acqua ELO dopo 12 settimane di trattamento, ma è rimasto invariato con il placebo.
Conclusioni L’acqua ELO aumenta i livelli di ossigeno nel sangue arterioso, sembra avere un effetto protettivo sulla riduzione della massa mitocondriale e della disfunzione mitocondriale indotta dall’iperglicemia e può essere un’efficace terapia adiuvante per il diabete di tipo 2.
Puoi trovare maggiori informazioni sulla correlazione tra diabete e ipossia visitando questa pagina.
Il centro offrirà ad atleti professionisti e non solo una varietà di strumenti per l’allenamento ed il recupero, tra cui trattamento con luce rossa, ossigenoterapia iperbarica, saune e bagni in vasca con Acqua Kaqun. Alla guida due campioni olimpici…
I bagni in vasca con Acqua Kaqun saranno tra i trattamenti offerti dal nuovo Vitality Wellness Club di Garner Street, innovativo centro fitness high-tech prossimo all’apertura nello State College, in Pennsylvania (USA). Il centro offrirà ad atleti professionisti e non solo una varietà di strumenti per l’allenamento ed il recupero, tra cui trattamento con luce rossa, ossigenoterapia iperbarica, saune e terapia con Acqua Kaqun.
Ad orchestrare il tutto saranno il lottatore Kyle Dake, oggi impegnato negli allenamenti in vista delle Olimpiadi di Parigi, e David Taylor, campione olimpico ai Giochi di Tokyo 2020 recentemente assunto come capo allenatore della squadra di wrestling dell’Oklahoma State.
Abby Drey adrey@centredaily.com
“Uno studente universitario potrebbe mantenersi in forma attraverso un allenamento mirato, mentre un giocatore di football del liceo che si sta riprendendo da un infortunio e un settantenne con una piaga da decubito potrebbero trarre beneficio da un bagno in Kaqun –ha detto Kyle Dake.
Uno dei servizi offerti dal nuovo Vitality Wellness Club sarà infatti quello dei bagni in vasca con acqua Kaqun, trattamento che combina l’ossigenoterapia, la terapia della luce e la terapia del calore in un unica soluzione. “In un primo momento – ha spiegato Dake – sembra di entrare in una vasca idromassaggio: l’acqua calda rilassa i muscoli e le diverse impostazioni di luce producono risultati diversi nel corpo. La luce rossa favorisce la produzione di collagene, riducendo le rughe e levigando la pelle, mentre quella luce blu ha un effetto energizzante. La “magia” dell’idroterapia Kaqun risiede però nell’ossigeno, in particolare nella sua capacità di aiutare gli utenti ad aumentare la quantità di ossigeno nei loro corpi assorbendolo direttamente attraverso la pelle. Il corpo – ha spiegato ancora – è una “macchina” che si autoguarisce, ma può farlo solo quando è sufficientemente energizzato”.
Abby Drey adrey@centredaily.com
Il Vitality Wellness Club aprirà al pubblico nelle prossime settimane, giusto in tempo per accogliere gli atleti che correranno il triathlon Ironman di Happy Valley il 30 giugno e le persone che visiteranno lo State College per il Central Pennsylvania Festival of the Arts a luglio.
Mancanza di ossigeno al cuore Le cellule del cuore sono molto sensibili alla mancanza di ossigeno: per pompare ininterrottamente, 24 ore al giorno, tutti i giorni di tutta la vita, il cuore richiede infatti un costante apporto di energia e, quindi, di ossigeno. Tuttavia, poiché il cuore non dispone di una particolare “riserva” di ossigeno, il carente afflusso o la mancanza di sufficiente ossigeno si dimostra una condizione particolarmente seria.
Sistema cardiovascolare Il sistema cardiovascolare, noto anche come sistema circolatorio, comprende cuore, arterie, vene, capillari e sangue. Il cuore è letteralmente la pompa che spinge il sangue attraverso la rete dei vasi sanguigni, cioè l’insieme dei “tubi” di varie dimensioni (arterie, vene e capillari) che gli consentono di raggiungere i diversi distretti del corpo. Fornire ossigeno al corpo è la funzione principale e più importante del sistema cardiovascolare: il cuore e la rete di vasi sanguigni sono infatti il sistema di trasporto che garantisce il costante afflusso di ossigeno alle cellule.
La richiesta energetica del cuore Sebbene tutte le cellule richiedano ossigeno, le cellule cardiache sono, insieme a quelle cerebrali, le più sensibili all’ipossia e, se private dell’ossigeno di cui necessitano, cominciano a morire nel giro di pochissimi minuti. Il cuore da solo, per funzionare, richiede ed utilizza dal 5 al 20% del quantitativo totale di ossigeno a disposizione dell’organismo. Se non ricevono abbastanza ossigeno, le cellule del muscolo cardiaco muoiono entro 20 minuti. Quindi, l’ipossia causata da un’ostruzione delle arterie si dimostra particolarmente grave, se non letale, sia per il cuore che per il cervello.
Malattie cardiovascolari: infarto e attacco di cuore In base ai dati diffusi dall’OMS(Organizzazione mondiale della sanità), le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo. Per CVD, s’intendono generalmente condizioni che riguardano l’ostruzione dei vasi sanguigni e quindi un carente afflusso di ossigeno al cuore, con conseguente dolore toracico (angina) infarto e ictus).
Senza ossigeno, le cellule cardiache passano alla glicolisi anaerobica per generare energia, producendone un quantitativo 16 volte inferiore rispetto a prima. A causa di questa improvvisa “crisi energetica”, le cellule cominciano rapidamente a morire. Se entro un’ora non viene ristabilito l’afflusso di sangue ricco di ossigeno al cuore, le cellule muoiono e il cuore smette di funzionare correttamente diminuendo a sua volta la fornitura di ossigeno al corpo (insufficienza cardiaca). Se i danni sono eccessivamente estesi, il cuore smette di battere ed il soggetto muore.
L’ossigeno è il principale nutriente del corpo umano. L’ossigeno non è sulla tavola, è nell’aria. Il movimento aerobico ha lo scopo di introdurre maggiori volumi di ossigeno. L’organo che richiede più ossigeno è il cervello.
Domanda di ossigeno giornaliero Per conoscere la domanda personale di ossigeno a riposo si può eseguire questo calcolo: 3.5 ml x peso corporeo espresso in Kg x 1 minuto = millilitri di ossigeno richiesto in un minuto, si moltiplica x 60 minuti = ml ossigeno in una ora, il valore ottenuto si moltiplica x 24 ore = ml ossigeno richiesto in 24 ore, questo volume espresso in ml va diviso x 1000 per ottenere il volume espresso in LITRI! In media deve risultare un volume superiore a 300-350 litri / 24 ore. Se fate questo calcolo potete valutare come l’ossigeno sia il principale nutriente di tutte le nostre cellule! Io peso 72 Kg, devo introdurre in condizioni di riposo 363 litri in un giorno! Se non introduco questo volume cado in ipossia. Da evitare. Fare movimento aerobico significa introdurre un maggior volume di ossigeno. Così si riesce a “bruciare” più acidi grassi. Si fa movimento aerobico quando si porta il battito cardiaco sopra a 100 battiti al minuto.
La dieta dell’ossigeno È un titolo provocatorio per evidenziare il ruolo vitale dell’ossigeno che è il principale nutriente del corpo umano. Il 40% delle persone non sa respirare, con riduzione dell’ossigeno nel loro sangue! Con carenza di ossigeno siamo stanchi, privi di energia, di memoria, e si invecchia e degenera prima! C’è di più! La carenza di ossigeno nelle cellule e negli organi è definita ipossia. Con ipossia si ha un cambio di metabolismo cellulare. Non sono utilizzati più gli acidi grassi saturi per ottenere energia (ATP). Le cellule in carenza di ossigeno utilizzano il glucosio con formazione di acido lattico che porta all’acidificazione degli organi (effetto Warbung). Chi vuole verificare se si trova in condizione di carenza di ossigeno negli organi, a livello cellulare può eseguire la ricerca di un enzima nel sangue: la latticodeidrogenasi (LDH). Se il suo valore è elevato occorre fare uno scatto deciso. Valori elevati di LDH possono esprimere condizioni molto serie! Le cellule neoplastiche “mangiano” glucosio e non gli acidi grassi producendo acidosi tessutale, condizione che aggrava ancor più l’entrata dell’ossigeno dentro le cellule. La carenza dell’ossigeno causa la formazione di radicali liberi dell’ossigeno, composti tossici e aggressivi.
L’ossigeno e la candela spenta Con la carenza di ossigeno si ha debolezza, astenia, rapida stanchezza, sensazione continua di freddo. Una respirazione alterata può essere aggravata da anemia, da diabete mellito tipo 2, da obesità con accumulo di grasso addominale! Chi russa nel sonno è più esposto a carenza di ossigeno. Esistono piccoli strumenti, pulsiossimetri, in grado di dire se abbiamo o non abbiamo giusti volumi di ossigeno nel sangue. Chi fuma, chi ha patologie respiratorie rischia carenza di ossigeno. L’ossigeno viene respirato con circa 20000 atti respiratori giornalieri! Assunto dai globuli rossi viene trasferito dal sangue a tutte le nostre cellule. Il corpo umano ottiene la sua energia attraverso l’incontro tra ossigeno ed idrogeno nei mitocondri cellulari! L’idrogeno viene dato dagli acidi grassi saturi e l’ossigeno dai globuli rossi! Per ossidare un solo grammo di grasso occorrono ben due litri di ossigeno! Con carenza di ossigeno si ha difficoltà a ridurre eccesso di massa adiposa corporea!Non si dimagrisce! Succede come a una candela sotto una campana di vetro, si spegne finito l’ossigeno.
Ossigeno, acqua, cellula umana e i pesci L’ossigeno uscito dal sangue può arrivare alle cellule dei nostri organi umani passando in soluzione nell’acqua contenuta nella matrice extra cellulare. Cioè le nostre cellule respirano ossigeno come fanno i pesci, che assumono ossigeno in soluzione in acqua. Se il tessuto connettivo e la matrice extra cellulare sono destrutturate per eccesso di glucosio (valori elevati di glicemia post prandiale) e ioni idrogeno (pH acido non alcalino), l’ossigeno uscito dal sangue arterioso non può essere utilizzato appieno dalle cellule che cadono in ipossia, generando infiammazione nel tessuto e nell’organo corporeo. Evidenzio che l’ossigeno può essere assunto anche con l’acqua come bevanda. Nelle acque minerali in bottiglia c’è carenza di ossigeno rispetto all’acqua dell’acquedotto. Occorre quindi lasciare libera dal tappo la bottiglia oppure porre acqua in una brocca o altro recipiente a contatto diretto con l’aria al fine di far entrare l’ossigeno contenuto nell’aria ambientale in soluzione in acqua. L’assunzione di ossigeno con l’acqua è utile per l’igiene e il benessere intestinale. Sono contrario alla diffusione di cabine per inserire anidride carbonica (le bollicine!!) disponibili per le persone, come sta succedendo in molti Comuni italiani. Occorre inserire ossigeno nell’acqua e non certo anidride carbonica!
Ginnastica respiratoria. Consiglio di eseguire nella giornata questi esercizi respiratori: 1- profonda inspirazione 2 – trattenere il respiro per alcuni secondi 3 – profonda espirazione! Dopo alcuni esercizi si hanno vertigini.
Segno che un maggiore volume di ossigeno è arrivato al cervello, come è arrivato al cervello, è arrivato anche a tutte le cellule dell’organismo!
Evidenzio che esistono piante ed erbe, spezie in grado di agevolare il trasferimento dell’ossigeno dall’aria nel sangue attraverso il polmone e dal sangue alle cellule.
Per respirare meglio pensiamo anche ai nostri giardini e parchi: Pino marittimo, Pino silvestre, Abete balsamico, Cipresso, Rosmarino, Eucalipto, Ginepro, Lentisco, Iperico, Mirto, Origano, Cumino, Timo, contengono PINENI – TERPENI che favoriscono carico e scarico ossigeno dai polmoni al sangue e alle cellule. Gli antichi e i nostri nonni lo avevano già capito!
Sull’autore: Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. È stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. È stato Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. È autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore. Sta svolgendo attualmente ricerca sulla nutrigenomica ed epigenetica. In particolare è uno dei principali ricercatori sui PEROSSISOMI, organi cellulari deputati alla gestione dell’ossigeno e di numerosi funzioni biochimiche centrali sul metabolismo cellulare.
Articolo pubblicato su: L’ Accademia del Fitness, ottobre 2017, N.27
Sono sempre più numerosi gli studi che confermano l’importanza di una corretta ossigenazione dei tessuti. Il corpo umano é costituito per il 62% di ossigeno. A differenza del mondo vegetale, il mondo animale ha bisogno di bruciare ossigeno in ogni cellula per produrre l’energia necessaria a svolgere la sua funzione. Ovvio quindi che mantenere buono il livello di ossigenazione dei tessuti sia un obiettivo importantissimo sia per mantenere lo stato di salute sia per permettere la guarigione.
La pressione parziale di ossigeno nei tessuti deve essere maggiore di 70 mm di Hg: sotto i 60 mm di Hg abbiamo la cosiddetta ipossia cronica. In questo caso la cellula produce HIF un fattore di trascrizione che stimola il rilascio del VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vascolare ). È stato dimostrato che uno dei primi passi nella formazione di neoplasie è la sua sovrapproduzione da parte delle cellule tumorali. VEGF é anche coinvolto nell’artrite reumatoide, nella retinopatia diabetica, nell’enfisema polmonare, etc. Anche NFKB é prodotto in seguito alla carenza di ossigeno a livello tissutale. Questo polipeptide svolge un ruolo chiave nei processi infiammatori, nelle patologie autoimmuni, nelle infezioni virali e batteriche e in molte altre patologie.
Quali possono essere i motivi per cui la quantità di ossigeno che arriva alla cellula risulta insufficiente? Le cause di ipossia devono essere divise in due gruppi:
1) da carente apporto
2) da aumentata richiesta.
Il carente apporto di ossigeno può a sua volta dipendere da:
A) qualità dell’aria (inquinamento, ambienti confinati, scarsa PPO) B) difetto di scambio gassoso a livello polmonare(BPPCO), asma, enfisema, anemia, stili di vita scorretti- quali sedentarietà, indumenti stretti, alti livelli di ansia e stress che portano ad una respirazione superficiale- apnee notturne ecc. C) difetti della circolazione sanguigna (arteriopatie obliteranti, microangiopatia diabetica, atero sclerosi, infarto).
La aumentata richiesta è invece tipica della persona sana impegnata in pesanti attività lavorative, in particolare degli sportivi. Quando l’impegno fisico è elevato, l’organismo risponde cercando di fare affluire maggiore quantità di sangue ossigenato nel distretto interessato aumentando la frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa ; se c’è abbastanza ossigeno a disposizione il mitocondrio, attraverso la fosforilazione ossidativa, produce 36 molecole di ATP ogni molecola di glucosio. Quando l’ossigeno non basta più, si innesca il metabolismo anaerobico di tipo fermentativo, le molecole di ATP prodotte sono solo 2 e si forma acido lattico con conseguente acidosi metabolica e dolore muscolare.
Questa lunga premessa era necessaria allo scopo di introdurre il vero argomento di questo articolo e cioè svelare l’esistenza di un modo “alternativo” di portare ossigeno alle cellule, bypassando l’apparato cardio polmonare.
Da alcuni anni in Ungheria e da poco tempo a Singapore, presso ospedali ed istituti governativi, sono in corso studi clinici riguardanti gli effetti sulla salute di una particolare acqua, contenente elevate quantità di ossigeno (18-25mg/L)stabile e biodisponibile che deve essere assunta per via orale o attraverso bagni di 50 minuti.
Queste sono le sue peculiarità :
1)l’ossigeno in essa contenuto è stabile (una volta aperta la bottiglia l’ossigeno decresce in cinque giorni solo del 6,5%)
2)l’ossigeno non viene introdotto dall’esterno, ma come ossigeno libero viene creato dall’acqua stessa attraverso una procedura elettro magnetica brevettata. In pratica, l’acqua viene fatta passare attraverso campi elettromagnetici di frequenza specifica che provocano un cambiamento della struttura molecolare:
– I grossi clusters di acqua vengono rotti e si formano altri clusters più piccoli e più stabili formati da 6-9 molecole di acqua – L’ossigeno che viene liberato per effetto dei campi elettrici, entra all’interno dei piccoli clusters e rimane disponibile come ossigeno non legato. – Altro ossigeno e parte dell’idrogeno formano radicali OH che rendono l’acqua alcalina.
3) bevendo l’acqua, (500 ml x 1-3 volte nella giornata) o durante la balneoterapia a 38° per 50’, l’ossigeno viene assorbito rispettivamente dalla mucosa intestinale o per via trans-dermica e diffonde direttamente nella matrice extracellulare e da qui nelle cellule, bypassando la via ematica(1)
Tutto ciò, secondo gli studi svolti, ha un’ azione favorevole sulla salute attraverso la modificazione sia di parametri psico fisiologici legati all’aumento della saturazione di ossigeno nei tessuti (2) sia di parametri immunologici come l’aumento di NK e l’attivazione aspecifica dei linfociti T(3). Quest’acqua ricca in ossigeno ha inoltre una importante azione antiossidante e alcalinizzante(4) ed é a ciò che si devono gli effetti positivi sulla velocità delle funzioni cognitive(5). Risulta inoltre sorprendente che un’acqua così ricca in ossigeno non provochi nell’organismo stress ossidativo(6) ma anzi, abbia la proprietà di stimolare la produzione di ingenti quantità di fattori antiossidanti(7).
Tra il 2012 e 2015 è stato condotto uno studio randomizzato su pazienti sotto trattamento oncologico: il lavoro mirava a valutare gli effetti positivi dell’acqua ricca di ossigeno sul miglioramento della risposta terapeutica e sul controllo degli effetti collaterali della radio e della chemioterapia. Irisultati sono promettenti(8).
Tra gli sportivi l’utilizzo di acqua ricca d’ossigeno è ormai molto diffuso, soprattutto a livello agonistico e negli “high intensity endurance sports“: essa facilita infatti il processo di recupero diminuendo la produzione di acido lattico epermette la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa aumentando la resa energetica.
Infine non è da trascurare l’importante azione antiaging: il primo passo per combattere lo stress ossidativo, alla base di tutti i processi di invecchiamento, è quello di ossigenare e alcalinizzare l’organismo. Questo si ottiene attraverso l’esercizio fisico, la respirazione corretta, l’alimentazione personalizzata che tenga conto della Bíotipologia del soggetto, la giusta integrazione di vitamine e antiossidanti e infine, ma non per ultimo, l’assunzione di 0,5/ 1,5 l al giorno di acqua ricca in ossigeno.
(1) (Sandor Kulin MD Istituto di Sanità bionergetica e informativa, Budapest) (2)(Semmelweis University Budapest: changes of registeredpsyco-physiological parameters by drinking water with high oxygen concentration. Marzo 2007) (3) (The effect of water with high oxygen concentration on the immune parameters on healthy volunteers, National Institute of Chemical Safety, September 2009) (4) (Study on the effect of water with oxygen concentration on antioxidant capacity National Institute of Chemical Safety, department of molecular and cell Biology Budapest, 01-EXP-10 2011) (5) (Report about effects of water with high oxygen concentration on the speed of cognitive functions. Semmelweis University, Faculty of Physical Education and Sports Sciences. 2012) (6)(Report on the examination of role of water with high oxygen concentration in reactive oxygen species generation in in vitro system,Hungarian Academy of Science (7)(Study on the effect of water whith high oxygen concentration , National Institute of Chemical Safety, Budapest 2011) (8) (TUKEB 535/2012, National institute of Oncology, Budapest)